La trasformazione dell’area è un’occasione per contribuire alla definizione di un nuovo ruolo ed uso della struttura, nell’ambito di un quadrante urbano che vede la presenza del polo commerciale e congressuale del Lingotto, il Villaggio Olimpico, la sede Amiat, la nuova sede della Regione Piemonte, la stazione Lingotto e la prossima realizzazione del Parco della Salute.

Il progetto propone una configurazione che, a partire da un piano unificante leggermente rialzato rispetto al piano strada di via G. Bruno, si caratterizza per un impianto con una serie di edifici sui bordi, mantenendo un ampio spazio aperto non costruito su via G. Bruno, finalizzato anche alla conservazione ed alla valorizzazione del rifugio antiaereo, presente nel sottosuolo, risalente alla Seconda Guerra Mondiale.

I profili superiori degli edifici dialogano con quelli del paesaggio vasto verso collina; l’articolazione dei volumi propone una marcata permeabilità visiva e fisica dell’area che presenta, al suo interno, i caratteri di una qualificata pertinenza, garantita dal grande spazio verde comune, a servizio dei numerosi fruitori.

Tra le destinazioni d’uso previste, una consistente quota di superficie per realizzare una struttura destinata a residenza temporanea, collettiva per particolari soggetti (studenti, ricercatori, anziani) o di residenza in locazione anche a canoni calmierati.